Personale dei musei civici di Verona – appalti con contratti di sfruttamento non sono accettabili

Le riprese di Report sul personale dei musei civici cittadini – dichiara Stefano Gottardi della Uil Verona con competenze per il pubblico impiego – hanno destato molto stupore anche nel mondo sindacale.
La Uil non è firmataria del contratto che paga quattro euro all’ora in nessuna delle sue applicazioni, pensando che lo si applichi a settori strategici del paese ci deve far riflettere tutti, perché coinvolge tutti.
Il datore di lavoro pubblico che assegna gli appalti con contratti di sfruttamento non è accettabile, aprire a queste forme di contratto che approfittano delle persone sono, nel tempo, controproducenti ed è grave che la pubblica amministrazione, a qualsiasi livello, ne sia complice, mentre dovrebbe garantire il rispetto delle regole e salvaguardare la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori.
Eppure, il primo contratto collettivo – sottolinea Marco Bognin segretario organizzativo Uil Fpl – per i dipendenti delle imprese dei servizi pubblici per la cultura è stato sottoscritto da Cgil Cisl e Uil nel lontano 1999, rinnovato il 28 dicembre dell’anno scorso e applicato in molte realtà italiane.
La tutela e la valorizzazione dei beni culturali si concretizza con un contratto di lavoro che riconosce la professionalità del personale che vi opera, un volano che alimenta posti di lavoro nei settori turistico e commerciale.
Il riconoscimento del percorso formativo con il contratto nazionale di Federculture è sicuramente uno stimolo per migliorare il servizio di accoglienza nei musei civici in favore del turismo, uno strumento indispensabile per un ordinamento delle professioni e un raccordo organico tra formazione e mercato del lavoro.
Apprezziamo le dichiarazioni dell’assessore al personale Michele Bertucco – riprende Gottardi – crediamo che sia un investimento per il futuro di Verona puntare su contratti qualificanti al personale che deve soddisfare le crescenti esigenze del settore turistico di qualità.
È compito del sindacato con il datore di lavoro impegnarsi per creare condizioni di lavoro stabili e non precarie, evitare che le persone temano di essere perseguite per una dichiarazione, come abbiamo visto dalle riprese del programma di Ranucci, con contratti a tempo indeterminato necessari per creare le condizioni di un futuro solido che permetta loro di integrarsi in un sano tessuto sociale.

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