Firmato l’accordo sulle prestazioni aggiuntive per il personale del comparto con la Regione Veneto

Questa mattina si è tenuto un incontro con la Regione Veneto, presieduto dal Direttore della Direzione Risorse Umane, il Dr. Claudio Costa, insieme ai suoi collaboratori, per delineare le linee guida relative alla distribuzione delle risorse destinate alle prestazioni aggiuntive.

Come indicato dall’articolo 1, comma 220 della Legge di Bilancio n. 213/2023, è previsto un finanziamento totale di 80.000.000 euro per compensare le prestazioni aggiuntive del Personale Sanitario del Comparto, mirate al ridimensionamento delle liste di attesa, alla limitazione delle esternalizzazioni e in base alla carenza di personale.

Per la Regione Veneto, sono stati destinati 6.584.000 euro annuali per il triennio 2024-2026, calcolati al 25% in base alla riduzione delle liste di attesa e al 75% in relazione alla carenza di organico.

“Il soddisfacente accordo raggiunto,” affermano i membri della delegazione della UIL FPL, Francesco Menegazzi, Luca Molinari ed Edoardo Vanin, “fornisce risposte immediate al personale sanitario del Comparto nell’applicazione di questa normativa, per la quale auspichiamo una definizione più chiara nel Contratto Nazionale attualmente in fase di trattativa presso l’Aran.”

Questo accordo fa seguito a un precedente intesa, firmata lo scorso 29 febbraio per il personale della Dirigenza, che prevede un contributo di 100 euro per i Medici e stabilisce le linee guida per le questioni in discussione a livello regionale, conformemente a quanto previsto dal CCNL 2019-2021.

“Abbiamo insistito affinché vi sia una dettagliata rendicontazione e che la questione sia discussa con le parti all’interno delle Aziende,” proseguono i rappresentanti sindacali. “È stato concordato un compenso di 50 euro l’ora, con la possibilità di incrementarlo fino a 60 euro una volta valutate le risorse impiegate. Il pagamento avverrà con la stessa frequenza degli altri emolumenti accessori.”

Le risorse destinate non saranno soltanto utilizzate per ridurre le liste d’attesa, ma anche per coprire le assenze del personale. Considerato che tale fondo è dedicato esclusivamente al personale sanitario (infermieri, operatori della riabilitazione, tecnici di radiologia e laboratorio, ecc.), la Regione si è impegnata a promuovere un tavolo di discussione per estendere i benefici anche ad altri profili professionali (OSS, personale amministrativo, operatori tecnici, ecc.).

A breve sarà disponibile il testo completo dell’accordo, insieme alla distribuzione delle risorse tra le varie Ulss e Aziende.

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