Un percorso durato un anno con molte insidie – dichiara Marco Bognin segretario organizzativo Uil Fpl – ma alla fine abbiamo trovato un accordo che comprendesse tutto il personale dell’articolata strutturazione di questo ente, il quale offre servizi importanti per la cittadinanza veronese.
In un primo momento la giunta aveva ridotto le risorse a disposizione della contrattazione integrativa del personale, quindi c’è stato un lungo confronto, in alcuni tratti anche aspro, che ci ha portato a raggiungere un punto di mediazione per ottenere quelle gratificazioni indispensabili, come il premio produttività che per quest’anno vedrà un aumento del 10%.
Tra i passaggi più importanti vogliamo ricordare il Progetto GEOS che coinvolgerà il personale della Polizia Locale soprattutto nella difficile gestione dei grandi eventi organizzati in Fiera, in Arena e al Bentegodi, ma non solo, anche il presidio dell’intera città; Progetto Sposami che coinvolgerà il personale dell’Anagrafe e Stato Civile che sarà coinvolti nelle funzioni laiche. Un occhio di riguardo per il valore strategico dell’Ente e per il tessuto sociale della cittadinanza veronese è stato dato all’Area della Scuola (nidi e materne) e dei Servizi Sociali. Non si sono dimenticati, però, tutte le aree tecnico-amministrative che compongono il complicato ed eterogeneo puzzle del comparto del Comune di Verona.
Il rinnovo del contratto collettivo nazionale 2019/21 ha portato delle novità che ci hanno permesso di riprendere in mano molti accordi stratificati nel tempo, alcuni addirittura ventennali, i quali non erano più attuali e hanno influito sull’attuale organizzazione, la quale è stata rivista, ma non stravolta, mantenendo l’ossatura fondamentale per il corretto funzionamento e di conseguenza compensare economicamente ruoli e impegno.
Vogliamo vedere questo contratto con positività– conclude Stefano Gottardi segretario generale Uil Fpl – nonostante alcuni punti di possibile miglioramento, come un nuovo capitolo per le lavoratrici e i lavoratori del Comune di Verona che troppo spesso negli ultimi anni hanno dovuto mantenere la buona erogazione dei servizi con tantissimo spirito del dovere e pochissimi riconoscimenti economici.